Come denunciare una truffa
Che si tratti di un raggiro sentimentale oppure di un inganno finanziario, una truffa sembra essere, purtroppo, una realtà piuttosto comune che ha come obiettivo finale quello di ottenere dalla vittima qualcosa di valore, come ad esempio soldi, informazioni personali o beni attraverso mezzi e strumenti ingannevoli.
Saper riconoscere una truffa è certamente il primo passo per difendersi, ma è altrettanto importante conoscere le azioni migliori da mettere in pratica nel caso si dovesse cadere vittima di un inganno.
Tipi di truffe: una panoramica
Spesso, le truffe si presentano sotto forma di false promesse, offerte irreali o manipolazioni psicologiche per indurre una persona, o meglio la vittima presa di mira, a compiere azioni dannose.
Ma quanti tipi di truffe esistono?
Le truffe possono essere di vario tipo anche se nella maggior parte dei casi hanno tutte lo stesso obiettivo: estorcere denaro.
Per semplificare, possiamo raggruppare il reato di truffa (di cui all’art. 640 del Codice Penale) – che recita “Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a se’ o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 a euro 1.032” – in cinque macro categorie.
- Truffe finanziarie: attraverso l’inganno, la truffa finanziaria e anche le truffe assicurative mirano a ottenere denaro o accesso ai conti finanziari della vittima. Ne sono un esempio le frodi online.
- Truffe commerciali: si verificano quando le aziende ingannano i consumatori fornendo informazioni false sui loro prodotti o servizi al fine di aumentare le vendite finali e quindi generare un maggiore incasso.
- Truffe sentimentali: questo tipo di truffa gioca con la psicologia della vittima attraverso una falsa relazione, spesso online, per estorcere denaro o informazioni personali.
- Truffe telefoniche: sono ad esempio le chiamate fraudolente mirate a ottenere informazioni sensibili o convincere la vittima a effettuare pagamenti non dovuti.
- Truffe ai danni dello Stato: si verifica quando individui o entità commettono inganni o frodi con l’intenzione di ottenere indebitamente benefici finanziari, eludendo il sistema fiscale o sfruttando risorse pubbliche in modo illegale.
- Truffe informatiche: le frodi informatiche sono inganni che vengono perpetrati online per trarre in inganno le persone e sottrarre loro denaro o informazioni personali.
Riconoscere una possibile truffa
È un passo cruciale saper riconoscere subito una possibile truffa, sia per preservare la propria integrità finanziaria che per contrastare le molteplici attività fraudolente sul mercato.
Ci sono diversi modi per farlo.
Offerte troppo allettanti
Una chiamata all’improvviso effettuata da un individuo mai sentito e visto prima che promette una irresistibile opportunità, come ad esempio guadagni elevati con investimenti minimi, potrebbe essere una cosa meravigliosa; talmente meravigliosa da non sembrare vera!
E infatti, nella maggior parte dei casi non è una cosa vera ma una semplice truffa.
Richieste di pagamento immediato
Se il truffatore cerca di spingere la vittima ad agire velocemente, richiedendo pagamenti immediati senza fornire dettagli e valide giustificazioni, attenzione, potrebbe trattarsi anche in questo caso di una possibile truffa.
Comunicazioni non richieste
E-mail che chiedono l’accesso a link sospetti, chiamate telefoniche o messaggi inaspettati (da mittenti sconosciuti) che hanno come fine quello di ottenere informazioni personali o finanziarie sono da cestinare o rifiutare quasi nell’immediato.
A nessuno bisogna fornire informazioni personali o finanziarie?
Assolutamente no; ci sono situazioni e situazioni.
Se ad esempio chiama la banca per effettuare una verifica sul conto corrente del proprio cliente e richiede informazioni personali non bisogna certamente andare nel panico, ma capire di cosa si tratta e poi procedere eventualmente ad assecondare le richieste dell’ente.
Tuttavia, una truffa può essere organizzata talmente bene da far credere alla vittima che non c’è odore di inganno.
E cosa bisogna fare in quei casi?
Sicuramente cercare di captare ogni minimo dettaglio richiesto dal mittente stesso.
Ad esempio, un truffatore esperto potrebbe, sotto mentite spoglie, rivelare di essere proprio quella persona che tempo fa ha avuto già un contatto diretto con la vittima e, mediante strategie psicologiche, farla cadere nell’imbroglio.
Purtroppo, casi di questo tipo ce ne sono davvero molti… ecco perché è necessario sempre prendersi del tempo per valutare qualsiasi proposta che ha come mittente una persona non particolarmente vicina nella propria vita.
Inoltre, prima di impegnarsi in qualsiasi tipo di transazione o accordo, è opportuno verificare l’autenticità delle fonti coinvolte ad esempio mediante ricerche online, recensioni e feedback da parte di altri utenti.
Se sei vittima di una truffa, rivolgiti a noi di Vox Investigazioni. Siamo specializzati nelle indagini anti frode possiamo aiutarti a recuperare i tuoi soldi e a far luce sulla vicenda.
Vittima di una truffa: conseguenze psicologiche e finanziarie
In alcuni casi la vittima riesce a “salvarsi in tempo” ed essere dissuasa dall’inganno, mentre in altri, purtroppo, ne resta colpita.
Avere la certezza di essere stati imbrogliati da un truffatore (anche se già c’erano palesi campanelli d’allarme) ha delle conseguenze devastanti sia da un punto di vista psicologico che finanziario.
In primis, essere truffati può generare un mix di emozioni negative come rabbia, vergogna, senso di colpa e impotenza.
La fiducia, una volta compromessa, può essere difficile da ripristinare, e tutto ciò va a scapito delle relazioni personali e professionali.
La vittima infatti potrebbe sviluppare una diffidenza nei confronti degli altri e diventare più cauta nelle proprie interazioni sociali, tanto da chiudersi in sé stessa.
Dal fronte finanziario, poi, le conseguenze possono essere terribili: la perdita di denaro potrebbe causare indebitamento o addirittura la perdita di beni materiali.
Questo può influire negativamente sulla qualità della vita e portare a difficoltà nella gestione della vita quotidiana.
Alcune persone potrebbero sentirsi addirittura costrette a prendere decisioni drastiche, come ad esempio vendere una casa di proprietà o chiedere prestiti, per far fronte alle perdite subite.
Parola d’ordine in caso di truffa, denunciare immediatamente!
Denunciare una truffa è un passo essenziale per contrastare l’illecito e proteggere non solo se stessi, ma anche gli altri da potenziali danni.
Secondo l’art. 124 del Codice Penale è possibile sporgere querela entro e non oltre 3 mesi dal giorno del raggiro.
Ecco come procedere.
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Raccolta di prove
Innanzitutto, è importante raccogliere tutte le prove disponibili della truffa subita. Questo potrebbe includere documenti, corrispondenza, screenshot di conversazioni online, ricevute di pagamento o qualsiasi altro elemento che possa dimostrare l’inganno.
Più prove si hanno a disposizione, più solida sarà la denuncia.
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Contattare le autorità
Il passo successivo è contattare le autorità competenti.
La denuncia può essere presentata presso le forze dell’ordine locali, come la polizia o la guardia di finanza, a seconda del tipo di truffa subita.
In alcuni casi, potrebbe essere necessario rivolgersi a un’agenzia specifica, come ad esempio la Polizia Postale per truffe online.
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Fornire tutte le informazioni necessarie
Durante la denuncia, è fondamentale fornire tutte le informazioni richieste in modo accurato, come ad esempio i dettagli sulla truffa, le persone coinvolte, le circostanze e le perdite finanziarie subite.
La collaborazione con le autorità è cruciale per facilitare le indagini e aumentare le possibilità di recuperare i danni.
In alcuni casi, potrebbe essere utile anche consultare un avvocato per ottenere consigli legali e assistenza nel processo di denuncia; un legale esperto può fornire indicazioni specifiche sulla procedura da seguire e su come presentare la denuncia in modo efficace.
Cosa accade dopo la denuncia? La tutela della vittima
Dopo aver denunciato una truffa, il percorso che la vittima affronterà può variare in base al tipo di truffa e alle autorità coinvolte.
In generale comunque, la denuncia avvia un processo investigativo che mira a individuare i responsabili e a recuperare eventuali danni.
Le autorità competenti infatti inizieranno le indagini, e nel caso in cui i responsabili vengano identificati e la giustizia stabilisca la loro colpevolezza, potrebbe essere possibile ottenere un risarcimento dei danni, di varia entità.
Tuttavia, il successo di questa procedura dipende dalla capacità dei responsabili di coprire i danni causati; in alcuni casi, infatti, le vittime potrebbero dover intraprendere azioni legali separate per recuperare le perdite finanziarie.
Per quanto riguarda invece il truffatore, può essere punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni o con una multa da 51 a 1032 euro; e in caso di truffa aggravata, ad esempio ai danni dello Stato, la pena prevista aumenta.