Copie forensi
Acquisizione prove tramite il sistema di copia forense
Le copie forensi questo tipo di attività consiste nella duplicazione scientifica dell’intero contenuto di prove digitali tramite l’utilizzo di una rete internet e di specifici software. Infatti, è necessario “cristallizzare” questo tipo di prove affinché siano attendibili e presentabili in sede giudiziale: siamo nel settore dell’informatica forense.
Cos’è la copia forense?
Il termine “copia” indica il prodotto di una acquisizione forense, e viene appunto definito come “copia forense” in quanto si tratta di un processo di copia, sdoppiamento, duplicazione e ha come risultato un clone identico della prova digitale. La differenza è che la copia forense, anche detta “copia conforme”, al contrario dell’originale, può e deve (quando esistente) essere utilizzata in sede giudiziaria come prova.
Vediamo nel dettaglio i casi specifici di nostro interesse:
- Copia conforme da supporti hardware: processo di copia da/tramite supporti fisici (banche dati come pendrive, hard-disk, cd, computer, memorie digitali in generale)
- Copia conforme da web: cloud, drive, gmail, siti web e profili social.
Il termine copia è stato comunque ritenuto fuorviante/non esaustivo in quanto il prodotto finale si presenta come un documento forense che segue particolari requisiti normati, nello specifico facciamo riferimento alla “Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla criminalità informatica, fatta a Budapest il 23 novembre 2001, e norme di adeguamento dell’ordinamento interno” (1) pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 80 del 4 aprile 2008.
Tra i requisiti richiesti rientrano: il principio di identicità rispetto all’originale (principio dell’immodificabilità di entrambe); la conservazione della copia prodotta (attestata tramite verbale); la completezza di informazione (sono richiesti anche i meta dati dei file copiati); l’impatto (la procedura di copia non deve in alcun modo alterare l’originale).