Falsificare certificato medico, licenziamento per giusta causa
Falsificare un certificato medico può essere motivo di licenziamento per giusta causa.
I certificati medici falsi sono motivi di licenziamento per giusta causa. Il rapporto di fiducia tra datore di lavoro e lavoratore risulta irrimediabilmente leso: è perciò legittimo motivo di licenziamento del dipendente, che si rivela inaffidabile.
Il fatto è ulteriormente confermato dalla sentenza 8925/15 del 5/5/15 della Corte Suprema di Cassazione (Sezione Lavoro) di Roma. I giudici lo ritengono un comportamene doloso a tutti gli effetti; inoltre, la componente della premeditazione, aggrava ulteriormente il fatto.
Malattia simulata, certificato medico falso, medico complice di un dipendente in salute (ma assente per malattia) sono tutti elementi che compongono un raggiro premeditato del datore di lavoro.
Consegnare un documento sanitario falso al proprio datore di lavoro è un reato perseguibile penalmente e può essere indice di inaffidabilità, oltre a portare il datore a giudicare il dipendente in grado di commettere illeciti per vantaggi personali.
Come ogni caso, sono fondamentali le prove dell’illecito, per le quali può essere necessario rivolgersi ad uno studio legale esperto.
La produzione di un certificato medico è perseguibile penalmente in quanto può essere componente del delitto di truffa.
Qualora l’illecito si verifichi in ambito ospedaliero, il dipendente infermiere o medico risponde del delitto di truffa aggravata, in quanto ha percepito una retribuzione non dovuta.
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