Licenziamento per malattia
Il licenziamento per malattia è possibile? Come si possono comportare le aziende per licenziare un dipendente che ha superato il periodo di comporto o di falsa malattia? Ci sono diverse variabili in campo e regole molto precise da seguire, vediamole insieme.
Il periodo di comporto malattia
Il periodo di comporto è un lasso di tempo definito dalla legge o dal contratto di lavoro collettivo che indica il numero massimo di giorni di malattia che vengono concessi al lavoratore.
A seconda del tipo di contratto, il periodo di comporto può avere durata differente. In generale, viene calcolato o sull’anno solare o sull’anno di calendario. Inoltre, il comporto può essere secco o frazionato, quindi o relativo ad un unico evento oppure calcolato per sommatoria. Per i lavoratori di studi professionali il numero massimo di giorni concessi è pari a 180 giorni.
Licenziamento per malattia prolungata
Una volta scaduto il periodo di comporto, se il dipendente non ritorna presso il posto di lavoro, l’azienda può licenziare il dipendente, a patto che lo comunichi nel minor tempo possibile. Questo avviene perché un dipendente in malattia, a lungo termine, può risultare un problema per l’azienda che deve riorganizzare le mansioni, trovare altri dipendenti che possano sostituire il lavoratore in malattia e via dicendo.
Si può licenziare un dipendente in malattia?
È possibile licenziare un dipendente in malattia? Vi sono determinati casi in cui è possibile. A seconda del contratto, vi sono delle regole molto precise da seguire: ad esempio i lavoratori a tempo indeterminato hanno diritto ad avere un lasso di tempo tra l’avviso e la data effettiva di licenziamento.
Le motivazioni per un licenziamento durante il periodo di comporto possono essere diverse:
- licenziamento per giusta causa
- per cessazione dell’attività dell’impresa,
- per mancato superamento di un periodo di prova da parte del lavoratore
- la fine di un contratto a tempo determinato.
L’intervento di un’agenzia investigativa, le investigazioni sui dipendenti
Nel caso in cui il datore di lavoro non si fidi del dipendente in periodo di comporto e dubiti dell’onestà delle sue azioni, può rivolgersi ad un’agenzia investigativa per agevolare il processo per come licenziare un dipendete.
In questo contesto, le investigazioni aziendali sono finalizzate alla tutela dei datori di lavoro, attraverso la raccolta e l’analisi di dati a sostegno del licenziamento: proprio per questo, le indagini devono essere precise e mirate. Perciò, sarà importante che l’azienda fornisca agli investigatori tutto quel materiale che possa consentire una profilazione dettagliata del dipendente da indagare.