Reato di frode informatica: cosa dice il Codice Penale
Negli ultimi anni, con l’evoluzione delle tecnologie digitali, si è assistito a un incremento significativo dei reati informatici.
Tra questi, la frode informatica e l’uso di deepfake rappresentano alcune delle minacce più serie per la sicurezza delle informazioni personali e finanziarie.
In Italia, questo tipo di reato è regolamentato dal Codice Penale che stabilisce le norme e le sanzioni applicabili.
Per contrastare tali minacce, è fondamentale adottare adeguate misure di sicurezza informatica, sia a livello individuale che aziendale.
Indice dell'articolo
Secondo il Codice Penale
La frode informatica, secondo l’articolo 640-ter del Codice Penale, è definita come il delitto commesso da chiunque, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, manipola in qualsiasi modo i dati informatici o interviene sul funzionamento di un sistema informatico in modo fraudolento.
Questo tipo di reato presuppone l’uso di artifici e raggiri, dove l’elemento tecnologico funge da strumento di commissione del reato stesso.
Il reato di frode informatica si caratterizza per la sua natura duplice:
- manipolazione dei dati, ovvero alterazione, cancellazione, o inserimento di dati al fine di trarre un vantaggio economico;
- intervento sul sistema, ovvero la modifica del funzionamento di sistemi informatici per alterare i risultati delle elaborazioni dati.
La legge punisce chi realizza questi comportamenti con l’intento specifico di procurare un vantaggio patrimoniale illecito a sé o ad altri.
Elementi costitutivi del reato
Sono due gli elementi che costituiscono il reato di frode informatica.
- L’elemento oggettivo del reato di frode informatica è dato dall’azione di manipolazione dei dati o dall’intervento sul sistema informatico.
Deve essere dimostrato che tale azione ha causato un danno o un vantaggio economico. - L’elemento soggettivo è il dolo, ovvero la consapevolezza e la volontà di commettere il reato. Non è necessaria la premeditazione; è sufficiente che l’agente sia consapevole delle conseguenze delle sue azioni.
Pene e sanzioni
Le sanzioni previste per il reato di frode informatica sono severe, a testimonianza della particolare gravità del reato.
L’articolo 640-ter del Codice Penale
Stabilisce che il colpevole può essere punito con la reclusione da uno a cinque anni e con una multa da 309 a 1549 euro.
Aggravanti
Il reato può prevedere delle circostanze aggravanti se:
- è stato commesso con abuso di poteri o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione o a un servizio pubblico;
- ha provocato un particolarmente grave danno alle persone o una diffusione di dati personali sensibili.
In presenza di aggravanti, le pene possono essere aumentate.
- Il reato base prevede una reclusione da sei mesi a tre anni e una multa da 51 a 1032 euro.
- Il reato con aggravanti prevede fino a cinque anni di reclusione e multe maggiori, se l’azione è compiuta abusando della propria posizione di operatore di sistema.
- Il reato compiuto con gravi abusi è punito con reclusione da due a sei anni e multa fino a 3000 euro, nel caso di furto o uso improprio dell’identità digitale.
Prevenzione e difesa
Il ruolo delle autorità competenti, come la Polizia Postale, è fondamentale nella prevenzione di questo tipo di crimini.
La continua evoluzione delle metodologie d’indagine consente di adeguarsi alle nuove sfide imposte dalla criminalità informatica.
A tal proposito, consigli per individui e aziende per proteggersi dalla frode informatica includono:
- l’uso di software antivirus e antimalware aggiornati;
- formazione degli impiegati sui rischi di sicurezza informatica;
- implementazione di politiche di sicurezza efficaci e di protocolli di autenticazione robusti.
La sicurezza dei clienti e la tutela delle loro informazioni sono sempre al primo posto nella missione di Vox Investigazioni, che offre anche servizi di indagini antifrode e investigazioni aziendali.
Agenzie investigative e reato di frode
Le agenzie investigative giocano un ruolo cruciale nella lotta alla frode informatica. Attraverso tecniche avanzate di indagine digitale, sono capaci di identificare i responsabili dietro i crimini informatici, raccogliere prove e fornire supporto durante i processi legali.
L’approccio metodico e scientifico adottato permette di affrontare efficacemente questo tipo di criminalità.
Una volta che un caso di frode informatica viene segnalato, l’agenzia investigativa procede con un’analisi preliminare per identificare la natura e l’entità del reato. Seguono operazioni di cyber-surveillance, durante le quali gli investigatori monitorano le attività sospette per raccogliere dati cruciali.
Infine, si passa alla fase di raccolta e presentazione delle prove, essenziale per il sostegno delle vittime di frode nelle aule di tribunale.
Vox Investigazioni si distingue nel panorama delle agenzie investigative per il suo impegno costante nel contrasto ai reati informatici, inclusa la frode informatica.
Con un team di professionisti esperti e l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, Vox Investigazioni si pone al fianco dei suoi clienti per difenderli efficacemente da queste minacce moderne, garantendo discrezione e riservatezza.