Travel security in quale contesto si colloca e perché è importante
Il servizio di Travel security si applica quando l’attività che viene svolta dall’azienda prevede delle trasferte dei dipendenti all’estero è imprescindibile avere una politica che possa garantire la massima tutela ai trasfertisti di fronte a tutti quei rischi nel quale si incorre quando si viaggia e che possono minare l’incolumità della persona. Una gestione del travel security permette inoltre di evitare sanzioni penali e amministrative.
Cosa significa Travel Security e in che cosa consiste
Quando si parla di “sicurezza di viaggio”, si fa riferimento all’attività di consulenza, svolta da professionisti per le aziende, che crea le premesse affinché i dipendenti possano effettuare la loro trasferta in sicurezza riducendo al minimo le probabilità di imbattersi in situazioni pericolose e subire danno.
L’attività si propone di individuare tutte quelle situazioni legate al Paese di destinazione che possono essere considerate rischiose per chi viaggia e fornire inoltre tutte le misure necessarie da tenere in considerazione per mettere in sicurezza il trasfertista. Dopo aver individuato tutti i potenziali rischi, gli esperti in collaborazione con il datore di lavoro, il medico competente e il servizio di prevenzione e protezione dei rischi, rilasciano una scheda di valutazione del rischio.
Quest’ultima rappresenta il canale con cui il datore di lavoro informa i suoi dipendenti circa i rischi e che contiene tutte le informazioni relative ai rischi ritenuti maggiormente frequenti nel Paese oggetto di trasferta. In altre parole, il travel security non è nient’altro che una particolare tipologia di investigazione aziendale a supporto del datore di lavoro nella pianificazione delle trasferte aziendali.
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Travel security come dovere del datore di lavoro
La tutela della sicurezza dei lavoratori è un obbligo di cui deve farsi carico il datore di lavoro che può ricorrere all’aiuto di terzi per adempiere. Secondo il D.lgs. 81/08 -Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro – quest’ultimo ha il dovere di informarsi sui rischi di determinati Paesi che possono incombere sui propri dipendenti e altrettanto ha l’obbligo di informarli dei rischi di cui è venuto a conoscenza compresi quelli che non derivano direttamente dalla mansione svolta. Il datore deve anche formare i dipendenti tramite dei corsi che gli permettano di acquisire nozioni e linee guida per ridurre la probabilità di esposizione al rischio.
Situazioni di rischio
Il paese di destinazione dev’essere scrupolosamente analizzato per individuare i fattori critici e per avere una solida base informativa del Paese che permette di poter collocare quest’ultimo in uno scenario ben preciso rendendo così più semplice individuare le adeguate precauzioni e e stilare una lista di comportamenti da adottare di fronte alle situazioni di rischio.
Gli eventi che possono rappresentare situazione di rischio sono:
- malattie: oggi più che mai le epidemie rappresentano un fattore di rischio nel quale il trasfertista può imbattersi; è importante profilare il paese e classificare il suo livello di rischio sulla base delle informazioni acquisite;
- di calamità naturali;
- terrorismo;
- eventi politici e guerre;
- pirateria marittima: ricomprende i tentativi di rapimento e furti ai danni del lavoratore che va in trasferta via mare;
- criminalità;
Servizio di travel security management
L’agenzia investigativa Vox offre un servizio consulenziale ai propri clienti che vedono impegnati i dipendenti nelle trasferte all’estero da un lato, elaborando schede di valutazione sul rischio paese e estrapolando una serie di comportamenti che vanno a prevenire i rischi che ledono la sicurezza della persona dall’altro evitando che il datore di lavoro possa incorrere in sanzioni per non aver risposto ai suoi doveri.