Criminal profiling: cos’è, come funziona e quando viene utilizzato nelle indagini
Nel vasto e affascinante mondo delle investigazioni criminali, una delle tecniche più discusse è senza dubbio il criminal profiling, ovvero la profilazione criminale.
Questa disciplina, che mescola psicologia investigativa, criminologia e scienze comportamentali, ha come obiettivo quello di tracciare il profilo psicologico e comportamentale di un potenziale criminale, basandosi sulle evidenze raccolte sulla scena del crimine e sui comportamenti osservati.
Immaginate di trovarvi davanti a una scena del crimine: oggetti fuori posto, segni di violenza, tracce lasciate dal colpevole.
- Ma cosa possono dirci davvero questi elementi?
- In che modo possono rivelare qualcosa sulla mente di chi ha commesso quel reato?
- E soprattutto, come possono guidare le forze dell’ordine nella cattura del colpevole?
Il criminal profiling risponde proprio a queste domande, fornendo agli investigatori strumenti preziosi per comprendere il “chi” dietro al crimine, ancora prima di conoscere il suo nome.
Indice dell'articolo
Cos’è il criminal profiling: definizione e significato
Il criminal profiling, o profilazione criminale, è una tecnica investigativa che mira a identificare e descrivere le caratteristiche psicologiche, comportamentali e demografiche di un potenziale criminale, partendo dall’analisi delle tracce lasciate sulla scena del crimine e dalle modalità con cui è stato commesso il reato.
Ma cos’è esattamente il criminal profiling e perché è così importante nelle indagini?
La profilazione criminale si fonda sull’idea che il comportamento non sia casuale, ma rifletta la personalità, le emozioni, le esperienze passate e le motivazioni dell’autore del crimine. Un criminale non lascia dietro di sé solo prove materiali, come impronte digitali o tracce biologiche, ma anche segni del suo modo di pensare e agire. Il profiler criminale è quindi un esperto in grado di “leggere” queste tracce psicologiche per delineare un profilo del sospettato.
Il criminal profiling non si limita a una mera descrizione dell’aspetto fisico di un sospettato, ma cerca di rispondere a domande fondamentali.
- Chi potrebbe aver commesso questo crimine?
- Qual è la probabile età, il genere, il livello di istruzione e l’occupazione dell’autore?
- Quali sono le sue motivazioni?
- Ha già commesso altri crimini?
- Può colpire di nuovo? Se sì, dove e quando?
Il risultato del criminal profiling è un ritratto psicologico del criminale, che aiuta le forze dell’ordine a restringere il campo dei sospetti e a sviluppare strategie investigative più mirate.
Bisogna però chiarire che il profiling non è una scienza esatta, ma un metodo basato sull’analisi e sull’esperienza.
Le origini del criminal profiling: dalla psicologia all’FBI
Le radici del criminal profiling risalgono al XIX secolo, quando i primi studi sulla psicologia criminale iniziarono a gettare le basi per una comprensione scientifica del comportamento criminale.
Tuttavia, la sua vera affermazione si ebbe nel XX secolo, con il lavoro pionieristico di John E. Douglas e Robert Ressler, agenti dell’FBI che svilupparono il primo sistema strutturato di profilazione criminale.
Negli anni ’70, all’interno del Behavioral Science Unit (BSU) dell’FBI, vennero condotte interviste a decine di serial killer incarcerati, al fine di comprendere meglio la loro psicologia e il loro modus operandi.
Queste interviste furono la base per la creazione del Crime Classification Manual, ancora oggi un punto di riferimento per la profilazione criminale.
Tecniche e metodi utilizzati nel profiling criminale
Il criminal profiling si basa su diverse tecniche, tra cui:
- analisi della scena del crimine → valutazione delle tracce, delle modalità del crimine e delle condizioni ambientali;
- analisi comportamentale → studio del modus operandi e delle firme distintive lasciate dal criminale;
- analisi psicologica → identificazione dei tratti di personalità dell’autore, delle sue motivazioni e dei suoi trigger emotivi;
- tipizzazione del crimine → classificazione del crimine come organizzato o disorganizzato, premeditato o impulsivo;
- geographical profiling → studio delle aree geografiche colpite dal criminale per identificare una possibile zona di residenza.
Quando si applica il criminal profiling nelle indagini
Non tutte le indagini richiedono l’intervento di un profiler criminale.
Questa tecnica viene utilizzata principalmente nei casi più complessi, dove la semplice raccolta di prove materiali non è sufficiente per identificare l’autore del reato. Ma come si decide quando applicare il criminal profiling?
Di norma, il criminal profiling si applica in specifiche circostanze.
- Crimini seriali: quando esiste un modello di crimini simili, come nel caso di omicidi seriali, stupri seriali o incendi dolosi.
In questi casi, il profiler può individuare schemi di comportamento che rivelano dettagli sull’autore. - Crimini particolarmente violenti: gli atti che mostrano un’elevata aggressività, una modalità di esecuzione distintiva o una scelta delle vittime apparentemente casuale possono nascondere motivazioni psicologiche complesse che solo un profiler può individuare.
- Casi senza movente apparente: quando non è chiaro il motivo del crimine, il profiling può aiutare a capire quali ragioni psicologiche o emotive abbiano spinto l’autore a commettere il reato.
- Minacce non identificate: nel caso di lettere minatorie, chiamate anonime o messaggi intimidatori, il profiler può analizzare il linguaggio utilizzato per trarre indicazioni sulla personalità dell’autore.
È importante sottolineare che il criminal profiling non sostituisce il lavoro investigativo tradizionale, ma rappresenta uno strumento di supporto che permette di indirizzare meglio le ricerche.
Ad esempio, in un caso di omicidio seriale, il profiler potrebbe suggerire di concentrare le indagini su individui con una particolare storia personale, un determinato livello di istruzione o uno specifico profilo psicologico.
La figura del criminal profiler: chi è e cosa fa
Il criminal profiler non è un “sensitivo” o un “detective con poteri sovrannaturali”, come spesso viene rappresentato nelle serie TV. Al contrario, è uno specialista delle scienze comportamentali, solitamente formato in psicologia, criminologia o scienze forensi. È un professionista che unisce conoscenze accademiche a un’esperienza diretta sul campo, e il suo lavoro si basa su una metodologia rigorosa.
Il profiler lavora astretto contatto con le forze dell’ordine, esaminando le prove raccolte sulla scena del crimine e analizzando i comportamenti dell’autore.
Le sue principali attività includono:
- analisi della scena del crimine – identificare i segni che possono rivelare lo stato emotivo del criminale, come il modo in cui è stata aggredita la vittima o la disposizione degli oggetti;
- studio del modus operandi e della firma – distinguere tra il modus operandi (il metodo utilizzato per commettere il crimine) e la firma (gli elementi che riflettono le esigenze psicologiche dell’autore);
- elaborazione del profilo – creare un ritratto psicologico e comportamentale del criminale, che comprende età, genere, professione, livello di istruzione, stato mentale e possibili disturbi psicologici;
- collaborazione con gli investigatori – fornire indicazioni pratiche su come procedere con l’indagine, suggerendo categorie di sospetti o strategie per la loro individuazione;
- supporto durante l’interrogatorio – il profiler può consigliare gli investigatori su come gestire il confronto con il sospettato, basandosi sulle caratteristiche psicologiche ipotizzate.
Criminal profiling in Italia: esiste davvero?
Siamo abituati a vedere nelle serie TV profiler geniali risolvere casi complessi con deduzioni lampo e intuizioni geniali. Ma in Italia, il criminal profiling esiste davvero?
La risposta è sì, ma con alcune differenze rispetto agli Stati Uniti.
Nel nostro Paese, la figura del profiler è meno formalizzata e la sua presenza nelle indagini dipende spesso dalla gravità del caso e dalla disponibilità di esperti.
Le forze dell’ordine italiane, come i Carabinieri e la Polizia di Stato, dispongono di sezioni specializzate in psicologia criminale e analisi comportamentale.
Ad esempio, il RIS (Reparto Investigazioni Scientifiche) dei Carabinieri e la Polizia Scientifica collaborano con psicologi forensi per analizzare le scene del crimine e individuare i profili dei potenziali autori. Tuttavia, in molti casi, la profilazione criminale viene utilizzata come supporto, piuttosto che come metodo principale di indagine.
Nel contesto italiano, il criminal profiling è spesso riservato ai casi più complessi, come omicidi seriali o crimini particolarmente efferati.
Inoltre, vi sono anche esperti privati, come psicologi forensi e criminologi, che offrono supporto nelle indagini, sia per la difesa che per l’accusa.
Vox Investigazioni, ad esempio, può contare su una rete di specialisti in grado di supportare sia le indagini private che aziendali.
Differenze tra criminal profiling reale e quello delle serie TV
Gli standard delle serie TV, dove il criminal profiler entra in una stanza, osserva per pochi secondi la scena del crimine e inizia a snocciolare dettagli sul criminale con una precisione disarmante, non hanno molto a che fare con la realtà.
Quando alcuni crimini accadono veramente, lo svolgimento delle indagini segue dei procedimenti diversi!
- Il profiling è un processo lungo e complesso, basato su analisi e confronto di dati.
- Le conclusioni non sono mai certe, ma ipotesi basate su evidenze comportamentali.
- I profiler collaborano con altri specialisti (psicologi, criminologi, investigatori), non agiscono da soli.
- Non sempre il profiler partecipa agli interrogatori, e quando lo fa, il suo ruolo è di supporto.
- La profilazione non è sempre risolutiva: fornisce indicazioni, ma è il lavoro investigativo tradizionale a portare alla cattura del criminale.
Critiche e limiti del criminal profiling
Nonostante il suo fascino, il criminal profiling presenta limiti significativi.
- Innanzitutto, è una tecnica soggettiva, poiché si basa sull’interpretazione dei dati da parte del profiler, il quale può essere influenzato da pregiudizi personali.
- Questo strumento si rivela particolarmente utile nei crimini seriali, ma perde efficacia in casi isolati o comuni, dove le tracce comportamentali sono minime.
- Inoltre, la qualità del profilo dipende dalle prove raccolte: informazioni scarse o poco attendibili compromettono l’accuratezza della profilazione.
- Infine, esiste il rischio di “tunnel vision”, ovvero che gli investigatori si concentrino eccessivamente su un tipo di sospettato suggerito dal profilo, trascurando altre piste. Per questo, il profiling deve essere considerato un supporto e non una soluzione assoluta.
Domande frequenti sul criminal profiling
Come fare il criminal profiling?
Per fare un criminal profiling è necessario raccogliere e analizzare tutte le prove disponibili sulla scena del crimine, compresi i dettagli sul modus operandi e sulle condizioni delle vittime. Si esaminano poi gli elementi psicologici e comportamentali emersi, per tracciare un profilo del possibile autore, considerando età, genere, professione e motivazioni.
Il profiling richiede competenze in psicologia, criminologia e scienze forensi, oltre a un’attenta capacità di interpretazione.
Quando si può utilizzare un criminal profiling?
Il criminal profiling si utilizza principalmente nei casi di crimini violenti e seriali, come omicidi, stupri o atti di terrorismo.
È particolarmente utile quando il crimine mostra schemi comportamentali ricorrenti o segni di una personalità specifica. Può essere applicato anche per identificare l’autore di minacce anonime o per prevenire reati ripetuti.
Come nasce il criminal profiling?
Il criminal profiling nasce come tecnica investigativa nel XX secolo, sviluppata soprattutto negli Stati Uniti grazie al lavoro del Behavioral Science Unit (BSU) dell’FBI. Gli agenti John E. Douglas e Robert Ressler, intervistando serial killer incarcerati, hanno iniziato a comprendere i tratti comuni dei criminali violenti, creando le prime basi per la profilazione psicologica e comportamentale.
Il criminal profiling è uno strumento potente, ma che deve essere utilizzato con cautela e in sinergia con altre tecniche investigative.
Vox Investigazioni, grazie alla sua esperienza nelle indagini private e aziendali, è in grado di fornire supporto professionale in tutte le fasi delle investigazioni, anche nei casi più complessi.
Affidandoti ai nostri esperti, potrai contare su un servizio discreto, professionale e completamente personalizzato sulle tue esigenze. Scopri come possiamo aiutarti a fare chiarezza su ogni dubbio o sospetto.